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Dal campo alla tavola: 4 passi con frutta e verdura.
15.05.2017

Dal campo alla tavola: 4 passi con frutta e verdura.

I prodotti PASSO DOPO PASSO arrivano in tavola dopo un percorso tracciabile, fatto da tante piccole sicurezze. La frutta e la verdura, per esempio, seguono 4 passi controllati e verificati.

1. IL TERRENO: scelta delle zone tipiche di produzione.
Si parte da piante e sementi coltivate solo nelle zone tipiche di produzione per ogni tipo di frutta e verdura, dove esiste uno stretto legame tra terra, clima e tradizione della coltivazione. I produttori vengono selezionati sulla base della loro capacità di garantire non solo elevata qualità e bontà dei prodotti, ma anche il rispetto delle regole “passo dopo passo”, che viene verificato tramite numerosi controlli da parte di Despar.

2. LA COLTIVAZIONE: genuinità tutelata e rispetto per l’ambiente.
Nei campi si usa il metodo della lotta integrata, che riduce l’impiego di antiparassitari e di prodotti chimici, a favore di altri metodi a minore impatto ambientale. Questa procedura permette di tutelare la genuinità di frutta e verdura. Per la filiera Despar è comunque previsto che l'eventuale presenza di residui di fitofarmaci sia inferiore del 70% rispetto ai limiti stabiliti dalla legge.

3. LA RACCOLTA: controlli accurati e certificazione di qualità.
Anche dopo la raccolta non ci sono trattamenti chimici, ma solo controlli, per garantire la perfetta rispondenza ai criteri di qualità “Passo dopo Passo”. Al momento in cui vengono colte, la frutta e la verdura sono controllate dal punto di vista:
- chimico, per verificare la presenza di residui e contaminanti;
- fisico, per determinare peso e pezzatura ideali;
- organolettico, per valutare il grado zuccherino, l’acidità, il colore.

I caratteri organolettici degli alimenti sono essenziali per il gradimento del consumatore, perché rispecchiano le qualità percepibili attraverso gli organi di senso: aspetto, colore, forma, aroma, sapore, consistenza e caratteristiche ad essa collegate (fluidità, viscosità, friabilità). Colore, gusto, odore, forma, aroma contribuiscono alla percezione di soddisfazione di chi assaggia il frutto o l’ortaggio e sono maggiormente importanti nel caso di prodotti che vengono consumati crudi.

4. LA DISTRIBUZIONE: dal campo in tavola, in giornata.
I prodotti della terra sono delicati: la loro maggior resa dal punto di vista nutrizionale e il massimo gradimento nella degustazione dipendono dalla freschezza e quindi dalla rapidità di consegna, che può essere garantita solo da filiere corte. La naturale bontà di frutta e verdura giunge sulle tavole dei consumatori grazie alle procedure di distribuzione, che garantiscono consegne quotidiane. L’unico mezzo di conservazione adottato nel trasporto è il freddo. I controlli partono dalla semina e arrivano fino al confezionamento finale, consentendo la rintracciabilità dell’intera filiera produttiva, dal campo al punto vendita. In questo modo si conosce il dettaglio di ogni frutto e ortaggio: il nome del coltivatore, la provenienza delle sementi, i trattamenti effettuati, le quantità raccolte.

Agricoltura secondo Natura.
L’agricoltura biologica è un modo di produzione specifico, rispettoso degli equilibri ecologici. Si basa sull’osservazione accurata delle colture e degli animali e sulla pratica di tecniche moderne e innovative. L’agricoltore bio usa metodi naturali, privilegia gli organismi viventi presenti nell’ambiente, anziché i prodotti chimici di sintesi, cioè composti da molecole fabbricate dall’uomo in laboratorio, che possono rivelarsi tossici per l’uomo e l’ambiente, e applica le tecniche della lotta biologica. Preserva i benefici della natura usando metodi di produzione rispettosi dell’ambiente: per estirpare erbacce e infestanti pratica un diserbo meccanico con la zappa o altri strumenti, oppure il diserbo termico o manuale; per limitare i rischi di malattia sceglie, sia per le colture che per gli animali le specie più resistenti; per proteggere le sue colture pratica la lotta biologica; per evitare di impoverire il suolo pratica la rotazione delle colture e concima con il sovescio o concime verde, una pratica che protegge la fertilità del terreno. Il concime verde non richiede sacchi, né carretti, né secchi, perché viene prodotto sul posto: consiste nel coltivare determinate piante che, al momento della loro maturazione e massimo sviluppo, invece di essere raccolte, vengono interrate.

Coccinelle, vermi, picchi e capinere: gli alleati del contadino bio.
La lotta biologica permette all’agricoltore bio di proteggere i suoi campi da insetti, uccelli e parassiti, impiegando mezzi assolutamente naturali. Il mancato uso di prodotti chimici di sintesi arricchisce il campo bio di una fauna molto varia, come vermi di terra, insetti e uccelli, che rivestono un ruolo fondamentale sia nella lotta biologica, che nell’arricchimento del suolo. Alcuni mezzi impiegati nella lotta biologica si basano sull’immissione in natura di trappole costituite da materiale biodegradabile, che emette odori o suoni ingannevoli: per esempio le capsule di feromoni collocate su un cartone appiccicoso attraggono i maschi delle falene. Si possono anche sfruttare le caratteristiche di animali o insetti non nocivi, come la coccinella, che è ghiotta di afidi, i più temuti nemici delle piantagioni, o le capinere e i picchi che sono uccelli insettivori che banchettano con i bruchi. Vi sono anche alcuni funghi che avvelenano i bruchi che divorano le verdure.

Il ritorno delle siepi per l’armonia dell’ambiente.
L’agricoltore bio conserva o pianta le siepi, un microcosmo ricco, una vera proprie casa per accogliere insetti, uccelli e piccoli animali, che trovano riparo dalle intemperie e un rifugio sicuro dai predatori, grazie alle spine degli arbusti. Rospi, capinere, pettirossi, coleotteri, lumache, topi, lucertole, istrici, piccoli conigli e molti altri animali lavorano per il contadino, nutrendosi di insetti e parassiti.

Le siepi offrono cibo e sicurezza alla fauna, possono servire da recinzione naturale per impedire agli animali della fattoria di fuggire, proteggono le coltivazioni riparandole dal vento, trattengono la pioggia, impedendo all’acqua piovana di dilavare i terreni e in autunno, le foglie morte accumulate si trasformano in ricco concime naturale. Sono anche gradevoli alla vista e secondo le stagioni cambiano colore, offrendo a fine estate e in autunno more e frutti di bosco.


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