I prodotti PASSO DOPO PASSO arrivano in tavola dopo un percorso tracciabile, fatto da tante piccole sicurezze. La frutta e la verdura, per esempio, seguono 4 passi controllati e verificati.
1. IL TERRENO: scelta delle zone tipiche di produzione.
Si
parte da piante e sementi coltivate solo nelle zone tipiche di
produzione per ogni tipo di frutta e verdura, dove esiste uno stretto
legame tra terra, clima e tradizione della coltivazione. I produttori
vengono selezionati sulla base della loro capacità di garantire non solo
elevata qualità e bontà dei prodotti, ma anche il rispetto delle regole
“passo dopo passo”, che viene verificato tramite numerosi controlli da
parte di Despar.
2. LA COLTIVAZIONE: genuinità tutelata e rispetto per l’ambiente.
Nei
campi si usa il metodo della lotta integrata, che riduce l’impiego di
antiparassitari e di prodotti chimici, a favore di altri metodi a minore
impatto ambientale. Questa procedura permette di tutelare la genuinità
di frutta e verdura. Per la filiera Despar è comunque previsto che
l'eventuale presenza di residui di fitofarmaci sia inferiore del 70%
rispetto ai limiti stabiliti dalla legge.
3. LA RACCOLTA: controlli accurati e certificazione di qualità.
Anche
dopo la raccolta non ci sono trattamenti chimici, ma solo controlli,
per garantire la perfetta rispondenza ai criteri di qualità “Passo dopo
Passo”. Al momento in cui vengono colte, la frutta e la verdura sono
controllate dal punto di vista:
- chimico, per verificare la presenza di residui e contaminanti;
- fisico, per determinare peso e pezzatura ideali;
- organolettico, per valutare il grado zuccherino, l’acidità, il colore.
I caratteri organolettici degli alimenti sono essenziali per il gradimento del consumatore, perché rispecchiano le qualità percepibili attraverso gli organi di senso: aspetto, colore, forma, aroma, sapore, consistenza e caratteristiche ad essa collegate (fluidità, viscosità, friabilità). Colore, gusto, odore, forma, aroma contribuiscono alla percezione di soddisfazione di chi assaggia il frutto o l’ortaggio e sono maggiormente importanti nel caso di prodotti che vengono consumati crudi.
4. LA DISTRIBUZIONE: dal campo in tavola, in giornata.
I
prodotti della terra sono delicati: la loro maggior resa dal punto di
vista nutrizionale e il massimo gradimento nella degustazione dipendono
dalla freschezza e quindi dalla rapidità di consegna, che può essere
garantita solo da filiere corte. La naturale bontà di frutta e verdura
giunge sulle tavole dei consumatori grazie alle procedure di
distribuzione, che garantiscono consegne quotidiane. L’unico mezzo di
conservazione adottato nel trasporto è il freddo. I controlli partono
dalla semina e arrivano fino al confezionamento finale, consentendo la
rintracciabilità dell’intera filiera produttiva, dal campo al punto
vendita. In questo modo si conosce il dettaglio di ogni frutto e
ortaggio: il nome del coltivatore, la provenienza delle sementi, i
trattamenti effettuati, le quantità raccolte.
Agricoltura secondo Natura.
L’agricoltura
biologica è un modo di produzione specifico, rispettoso degli equilibri
ecologici. Si basa sull’osservazione accurata delle colture e degli
animali e sulla pratica di tecniche moderne e innovative. L’agricoltore
bio usa metodi naturali, privilegia gli organismi viventi presenti
nell’ambiente, anziché i prodotti chimici di sintesi, cioè composti da
molecole fabbricate dall’uomo in laboratorio, che possono rivelarsi
tossici per l’uomo e l’ambiente, e applica le tecniche della lotta
biologica. Preserva i benefici della natura usando metodi di produzione
rispettosi dell’ambiente: per estirpare erbacce e infestanti pratica un
diserbo meccanico con la zappa o altri strumenti, oppure il diserbo
termico o manuale; per limitare i rischi di malattia sceglie, sia per le
colture che per gli animali le specie più resistenti; per proteggere le
sue colture pratica la lotta biologica; per evitare di impoverire il
suolo pratica la rotazione delle colture e concima con il sovescio o
concime verde, una pratica che protegge la fertilità del terreno. Il
concime verde non richiede sacchi, né carretti, né secchi, perché viene
prodotto sul posto: consiste nel coltivare determinate piante che, al
momento della loro maturazione e massimo sviluppo, invece di essere
raccolte, vengono interrate.
Coccinelle, vermi, picchi e capinere: gli alleati del contadino bio.
La
lotta biologica permette all’agricoltore bio di proteggere i suoi campi
da insetti, uccelli e parassiti, impiegando mezzi assolutamente
naturali. Il mancato uso di prodotti chimici di sintesi arricchisce il
campo bio di una fauna molto varia, come vermi di terra, insetti e
uccelli, che rivestono un ruolo fondamentale sia nella lotta biologica,
che nell’arricchimento del suolo. Alcuni mezzi impiegati nella lotta
biologica si basano sull’immissione in natura di trappole costituite da
materiale biodegradabile, che emette odori o suoni ingannevoli: per
esempio le capsule di feromoni collocate su un cartone appiccicoso
attraggono i maschi delle falene. Si possono anche sfruttare le
caratteristiche di animali o insetti non nocivi, come la coccinella, che
è ghiotta di afidi, i più temuti nemici delle piantagioni, o le
capinere e i picchi che sono uccelli insettivori che banchettano con i
bruchi. Vi sono anche alcuni funghi che avvelenano i bruchi che divorano
le verdure.
Il ritorno delle siepi per l’armonia dell’ambiente.
L’agricoltore
bio conserva o pianta le siepi, un microcosmo ricco, una vera proprie
casa per accogliere insetti, uccelli e piccoli animali, che trovano
riparo dalle intemperie e un rifugio sicuro dai predatori, grazie alle
spine degli arbusti. Rospi, capinere, pettirossi, coleotteri, lumache,
topi, lucertole, istrici, piccoli conigli e molti altri animali lavorano
per il contadino, nutrendosi di insetti e parassiti.
Le siepi offrono cibo e sicurezza alla fauna, possono servire da recinzione naturale per impedire agli animali della fattoria di fuggire, proteggono le coltivazioni riparandole dal vento, trattengono la pioggia, impedendo all’acqua piovana di dilavare i terreni e in autunno, le foglie morte accumulate si trasformano in ricco concime naturale. Sono anche gradevoli alla vista e secondo le stagioni cambiano colore, offrendo a fine estate e in autunno more e frutti di bosco.