Le sarde in saor, o sardelle come le chiamano gli abitanti della città lagunare, prevedono la frittura del pesce e la successiva macerazione in un composto (il "saor", cioè sapore in veneziano) a base di aceto, cipolle (fatte appassire nell'olio), pinoli, uva passa (ammollata nel vino), sale e pepe. Una ricetta agrodolce che svela l’influenza esercitata dalla cucina mediorientale su quella veneziana, frutto dei commerci fra la Serenissima e i paesi del Levante.